TIRAMISÙ DELISHOES
Gusto. Estetica. Impulso. Indulgenza. Food. Fashion. Passione. Scelta.
CLIENTE: FIBRA RETAILING
M&T ha ideato e progettato Tiramisù delishoes, il primo Restaurant Dessert Bar d’Italia, un concetto che prende ispirazione da grandi esempi internazionali per creare un’esperienza unica e straordinaria.
Un nuovo modo per approcciarsi a food & fashion made in Italy, unendo tutti i momenti della giornata: un’offerta di ristorazione innovativa tra Tiramisù bar e sala, una forte componente estetica oltre il confine tra dolce e salato, un’offerta di scarpe ed accessori fashion con un’alta componente di décor, esclusività, impulso.
Non sono forse food e fashion i due acquisti in cui e più facile indulgere? E non è solo questione di appagamento istantaneo, Scarpe e Dolci condividono, come architetture su piccola scala, estro creativo, precisione e meticolosità necessaria nella costruzione.
Due mondi apparentemente lontani, due anime in realtà molto vicine, con una componente decor comune.
Un concetto di retail moderno che mette al centro l’impulso e con un alto livello di indulgenza.
Una location di 230mq su due livelli situata in Brera, in pieno centro storico di Milano, nel cuore di food, arte & fashion della città. Una location storica ed esclusiva, parte di un ex convento medievale.
Con le vetrine che illuminano l’angolo tra Via Madonnina e Via Formentini, tra gli scorci più caratteristici di Brera, TIRAMISU seduce con un interior che è di per sè stesso, non a caso, un’originale costruzione a più strati. L’ alternarsi di colori, superfici e giochi di riflessi disegna gli spazi di una preziosa “scatola di cioccolatini” che ha come sostegno ideale, all’ingresso, le due antiche colonne in pietra, attorno alle quali è stato progettato il grande bancone in ottone.
Nella sala rossa d’ingresso, Il banco vetrina, un’icona tradizionale dell’accoglienza in pasticceria, è trasformato nel paloscenico per la creazione e finitura a vista dei dolci, esaltando il fascino della gestualità di quest’arte. Gli ospiti, accomodati sugli sgabelli in prima fila, possono assistere al lavoro dei maître pâtissier alla luce dei grandi cerchi delle lampade su disegno. Nella vicina sala azzurra tavolini bistrot arredano un salotto dedicato a tutti i momenti della giornata: dal piacere di una colazione gourmand, al pranzo sia business che più rilassato, fino alla cena dal piglio creativo per concludere, anche fino a tardi, con un dolce dopo cena. Dallo sfizio mattiniero al “tiramisù nightcap” il passo è breve. Sotto la superficie, superata “la glassa” del piano d’ingesso, scendendo al piano inferiore, è qui che, come affondando al cuore di un sontuoso dessert, si incontra l’essenza del suo sapore in un’espressione netta e inaspettata.
Gli spazi raccolti e i soffitti a botte creano un ambiente più intimo, con la soluzione insolita dei tavoli triangolari, mentre l’effetto prezioso della stanza dorata per piccoli raduni e cene private è moltiplicato dal gioco di specchi tra il piano del tavolo collettivo e il soffitto. Una perfetta scatola da Instagram moltiplicati per infinite dimensioni. Al culmine di questa esplorazione, il caveau dedicato alle calzature, la “shoes room” dove si concentra la formula boutique suggerita dall’esposizione dei modelli tra le nicchie e vetrine nei vari angoli del locale.
Qui l’indulgere diventa esperienza obbligata, la coccola infinita di provare modelli su modelli con la stessa golosità della degustazione dei dolci più sfiziosi.
Coinvolti nel progetto, Xano Saguer, Jordi Butròn e Ricard Martinez, chef tra i primi e migliori interpreti internazionali del concetto di dessert bar, già – i primi due – soci fondatori di Espai Sucre e i loro collaboratori presso la scuola di formazione ad esso connessa.